Anamorph (2007)

Aggiornato il Luglio 2, 2009 da clickcinema.it

Anamorph” sembra il classico clone di “Se7en” (1995), e forse lo è, eppure i primi fantastici minuti, con le dissolvenze giocate sulle simmetrie di oggetti e corpi che aprono squarci di morte improvvisi, denotano un approccio sconosciuto allo stesso David Fincher, sono frutto della fantasia del regista/sceneggiatore Henry Miller, un omonimo del famoso scrittore di “Tropico del cancro“, un nome sconosciuto ai più e che con molta probabilità rimarrà tale dato lo scarso seguito ricevuto. “Anamorph” si serve dei collaudati cliché del genere e non si risparmia nella rappresentazione di grottesche scene del crimine dai dettagli sanguinolenti, una disposizione ad arte di membra umane che aprono altre immagini di morte grazie al procedimento “anamorfico” adottato dal serial killer, tavolacci da obitorio servono per le autopsie di rito eseguite da un medico legale con l’occhio strabico (Paul Lazar).

Film: Anamorph

Willem Dafoe (“Spiderman”) ritrae uno dei detective più depressi e dark del cinema horror, difficile trovare un agente cosi cupo e scostante nelle recenti produzioni, i ricordi del passato lo tormentano con immagini che vengono riprodotte con un effetto pellicola bruciata, si istilla più di un dubbio sul legame tra l’agente e il demoniaco “Zio Eddy”, verso l’inizio Stan al supermercato dispone sul nastro i prodotti comprati con una cura e ordine da lasciare perplessa la cassiera. Le manie bizzarre del protagonista non si fermano qui: Stan è un’appassionato di mobili antichi, di sedie-trono in particolare, che un procacciatore d’arte di basso profilo si impegna a procurare dietro compenso, quest’ultimo personaggio è interpretato dal sempre bravo Peter Stormare (“8 MM”), ormai consacrato in cammeo di lusso.

Uscito nelle sale senza alcuna promozione “Anamorph” viene additato come il classico film riempitivo di fine stagione senza  speranza di successo, e non è difficile immaginare le reazioni del pubblico infastidito per i numerosi passaggi illogici e pedanti che lo compongono, aspetti che tuttavia non intaccano il fascino intorno all’indagine e il mistero che porta dentro di sé l’agente Stan, sensazioni che si traducono bene nel perplesso agente Carl, l’attore Scott Speedman (“The Strangers”), intento a setacciare insieme al collega stanze d’albergo dall’aria irrespirabile di corpi in avanzato stato di decomposizione e stive di navi usate come mattatoi. La soluzione dell’enigma giunge quasi casualmente anche se l’inquietante finale, atipico per un horror americano, lascia aperte molte porte. E’ tutta una questione di prospettiva come per i protagonisti del film, “Anamorph” può risultare una perdita di tempo oppure trasmettere sani turbamenti che recenti film similari, “The Horsemen“, non sono capaci di fare, è solo questione di trovare il punto di vista giusto.

Titolo Originale: “Anamorph”
Paese: U.S.A.
Rating: 7/10

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