Aggiornato il Novembre 27, 2009 da clickcinema.it
Il film di Zev Berman non è brillante e potente come il disco del super-gruppo capeggiato da Dino Cazares (Fear Factory), resta un decente b-horror con diversi spunti interessanti a partire dal notevole prologo che si immerge da subito in atmosfere malsane con i simboli più oscuri e deviati della "santeria" e parte in quarta con una sequenza di "tortura oculare" mica male, peccato che in seguito i momenti "hard" si riducano in maniera drastica. Inserito nel recente filone del torture-porn, "Borderland" si discosta, in parte, da film "alla Hostel" con un impianto verosimile e restio a esagerazioni, il fatto che i trafficanti sono satanisti deriva dalla credenza di ricevere dalle forze maligne la protezione necessaria per proseguire nelle loro attività criminali, un patto scellerato che ha avuto più di un riscontro nella realtà.
La regia piatta di Berman è la pecca più grave, cosi come una sfilza di luoghi più o meno comuni duri a morire nella caratterizzazione dei tre studenti (il bravo ragazzo, lo sfigato, lo sbandato) comunque ben interpretati dagli attori, più convincenti i temibili membri della setta guidati da un inquietante Beto Cuevas, una rockstar cilena, nel ruolo del magnetico Santillan, i suoi sottoposti hanno delle facce da avanzi di galera spaventose che hanno nel calvo Gustavo, un pazzo sadico con il volto del messicano Marco Bacuzzi ("Perdita Durango"), il "migliore" rappresentante.
Alcune sequenze da segnalare: un cadavere adagiato su un letto con una maschera demoniaca rituale, un "cowboy" con face-painting-esoterico insegue una vittima a cavallo con un laccio, gli omicidi eseguiti con il machete, la tipica arma dei narcos che ha ispirato anche il personaggio di Danny Trejo, guarda caso un killer di origini messicane, protagonista dell’imminente omonimo "Machete" di Robert Rodriguez. Bella l’attrice messicana Martha Higareda nel ruolo della barista Valeria che stringe amicizia con uno dei tre ragazzi, Ed (Brian Presley), e un altro punto a favore è la fotografia satura di colori intensi che risaltano lo squallore delle stanze d’albergo e capanni fatiscenti in cui si consuma gran parte di "Borderland". Per chi è sempre affamato di horror-movies un’occhiata è da buttare.
Tit. originale: "Borderland"
Paese: Messico/USA
Rating: 6/10