Aggiornato il Febbraio 25, 2010 da clickcinema.it
Accade uno strano fenomeno: Masao subisce delle tremende esplosioni cutanee, a forma di volto umano, sulla schiena che ricordano una situazione vista nel "Devilman" di Go Nagai. I tre amici penetrano nelle aule della scuola ma vengono attaccati da forze misteriose, Masao si ritrova solo e viene salvato in extremis da Hieda, l’archeologo sopra le righe intravisto nel prologo, insieme formano la coppia protagonista della pellicola in lotta contro le forze del male. Il personaggio di Hieda introduce una vena di follia che stempera la tensione, si presenta con strani apparecchi-radar, una versione ironica di quelli visti in "Aliens Scontro Finale", in grado di percepire la vicinanza di entità mostruose e di un bastone-ombrello che rilascia buffe scariche elettriche. Come se non bastasse utilizza una bicicletta per improbabili fughe nei corridoi della scuola.
I momenti horror sono congegnati con classe, si ricorda l’omicidio di uno dei due amici di Masao, nelle cucine dello stabile, alle prese con delle padelle sparse per terra che nascondono una brutta sorpresa: finirà decapitato con un geyser di sangue impressionante. La graziosa Reiko ricompare "trasformata", preceduta dalla sua voce intenta a eseguire una dolce canzone (che diviene il main-theme della pellicola), la ragazza è la personificazione di Hiruko, un demone sanguinario, capace di soggiogare la mente della vittima e indurla al suicidio, anche Masao viene irretito dalla soave melodia e cade in trance, una sequenza che raffigura un incontro sognante, accecato da luci e colori bianchi, con la sua amata che si trasforma presto in incubo.
Nei paraggi si aggira anche il vecchio custode, l’uomo conosce la sventura che sta per riversarsi sulla terra, i due eroi non si perdono d’animo e cercano l’entrata del tumulo per richiuderlo tramite una preghiera-incantesimo, scoprono che la scuola è il centro di un enorme schema di contenimento creato in antichità per contrastare i demoni. Gli effetti speciali sono quasi tutti eseguiti con animatronics, si possono notare diversi creature-ragno meccaniche e strani mostriciattoli xenoformi ammassati in una nidiata infernale nel sottosuolo, gli uomini-mostro utilizzano anche una lingua-verme degna delle larve-organiche de "Il demone sotto la pelle". Verso il finale "Hiruko The Goblin" sfodera insolite digressioni poetiche: la testa-ragno immersa nello stagno baciato dal chiaro di luna, il volo delle vittime trasformate in spiriti-nuvole simili allo pseudopode visto in "The Abyss" di Cameron.
Titolo Originale: "Hiruko The Goblin" (Intern.)
Paese: Giappone
Rating: 7/10