Aggiornato il Maggio 29, 2009 da clickcinema.it
Il volto di Christopher Lee viene mostrato solo nel sontuoso intermezzo situato millenni addietro in cui presenzia, bardato da gran sacerdote, al funerale della sua amata Ananka che tenta in seguito di resuscitare ma fallisce perché scoperto e punito, oltre che del taglio della lingua, con una prematura sepoltura mediante mummificazione. In seguito il suo corpo è completamente ricoperto di bende che lasciano intravedere solo gli occhi, quando il sarcofago che lo trasporta cade accidentalmente in una palude della brughiera, si cosparge di liquidi fangosi accentuando l’aspetto inquietante: sembra di vedere un’anticipazione del personaggio della DC “Swamp thing” ma anche del Jason versione zombie della saga “Venerdi 13“.
Le sequenze ritratte nei pressi della palude sono fantastiche, in una vediamo l’occultista egiziano richiamare dalle acque la mummia mentre il finale si svolge proprio nell’angusto specchio fangoso in cui la creatura trascina la compagna di Banning (la sensuale attrice Yvonne Furneaux). L’ultima mezzora è comunque un tour de force in cui il mostro si lancia inarrestabile in scorribande verso i suoi obbiettivi frantumando finestre e porte, compare anche un teso e furibondo faccia a faccia con John Banning che prepara lo scontro da solo in casa armato di fucile.
Fisher sembra ossessionato dai corpi, delle vere e proprie prigioni di carne ed ossa che determinano le esistenze degli uomini, una creatura come la mummia appare come la summa del suo pensiero, anche l’eroe John Banning è menomato nei movimenti per una gamba offesa e la sua compagna ha la sventura di assomigliare alla principessa Ananka, un aspetto questo che determina a sua volta la vulnerabilità di Kharis ancora sofferente, dopo millenni, della perdita della sua amata. Sono trascorsi cinquantanni ma il fascino di “La Mummia” è inalterato.
Titolo Originale: “The Mummy”
Paese: Inghilterra
Rating: 8/10