L’Immortale (2010)

Aggiornato il Novembre 11, 2010 da clickcinema.it

Film: L'Immortale

"L'Immortale" abusa dei meccanismi collaudati all'interno del genere, un buon esempio è l'inizio placido e rilassante con il protagonista intento ad assaporare le arie di musica lirica all'interno di una macchina, una sorta di classico preludio a un fatto violento che giunge poco dopo con una scarica di pallottole. Si può aggiungere di seguito la solita esecuzione in ospedale finita con l'uccisione di un innocente scambiato per il bersaglio, senza contare che il concetto di amicizia tradita tra gangster e relativa vendetta sono vecchie quanto il cinema. Insomma "L'immortale" per elevarsi non sfodera particolari sequenze d'azione mentre si apprezza per una serie di brutti ceffi d'antologia, la maggior parte dei quali formano la gang di Zacchia entrata nel mirino di Charly. In una delle scene migliori del film Charly giunge a un raduno della banda, disarma tutti i partecipanti e li minaccia di non ucciderli subito, ma nei successivi giorni, mesi, anni senza preavviso per dare loro il tempo di macerarsi nella paura.

Il tasso di violenza raggiunge picchi piuttosto alti, tra regolamenti di conti ed esecuzioni sommarie spicca un tremendo e insistito pestaggio di calci in faccia a un poveretto legato a terra, anche Charly non esita a ricorrere a trattamenti "speciali", si ricordano il momento in cui sforacchia di pallottole i piedi di un implorante vittima e l'utilizzo improprio di una portiera d'auto ai danni della testa di un malcapitato. Bello il volto dell'agente Goldman di Marina Fois, spigoloso e sofferto, la rappresentante della legge a dire il vero incide poco nell'economia della vicenda e il rapporto con il suo superiore raggiunge, a tratti, picchi di comicità fuori luogo soprattutto verso il finale. A proposito di gag si segnala una battuta "mondiale" dedicata al giocatore Materazzi.

Il personaggio di Zacchia, l'ex amico che ha tradito Charly, interpretato dalla superstar (in Francia) del momento Kad Merad (il protagonista di "Giù al Nord") è un leader criminale igienista e patetico al centro di numerose sequenze che lasciano perplessi, forse anche per colpa del doppiaggio, si fatica infatti a entrare in situazioni che vorrebbero essere divertenti o, viceversa, di estrema violenza. Il finale giunge improbabile dopo avere coinvolto anche dei bambini, inseguimenti super contro-figurati a bordo di motocross e relative sparatorie in mezzo a scogli da cartolina. Un film che vive di scariche di violenza e pause interlocutorie, alla fine si prova un'impressione piacevole che si perde poco dopo la visione.

Tit. Originale: "L'immortel" Paese: Francia Rating: 6/10

Torna in alto