Aggiornato il Febbraio 18, 2010 da clickcinema.it
L’incipit è un classico del filone "meta-cinema", si pensi a quello di "Omicidio a luci rosse" (1985), con la ripresa di un "film dentro il film " intorno a una troupe intenta nella realizzazione di un nuovo capitolo della serie "Nightmare": un arto-bionico uncinato, degno della saga "terminator", animato come in un b-horror del passato si avventa su due tecnici degli effetti speciali straziandoli, si scopre che è un incubo di Heater, risvegliatasi nella stanza da letto, ma Craven non si ferma e inserisce l’arrivo di una scossa che apre delle crepe a forma d’artiglio nelle pareti. Grande inizio.
La pellicola verte sull’attrice Heater Langenkamp, nell’interpretazione della vita, su cui pesa la maledizione di Freddy tornato per chiedere il conto. A farne le spese è il marito Chase, tecnico degli FX, ucciso in un incidente stradale per mano, in tutti i sensi, dell’arto meccanico da lui progettato per il nuovo film di "Nightmare". In questa sequenza si nota il primo accenno a sfondo religioso: Chase in macchina canta "Losing my religion" dei REM. Craven tiene sotto-traccia il tema ma in seguito i personaggi vagano nel terrore chiedendosi perchè Dio permette "tante cose cattive", Craven disegna il nuovo Freddy come l’involucro di un’entità antica con il solo scopo di uccidere l’innocenza, in poche parole il male puro. Il primo degli innocenti è Dylan il figlio di Heater che cade in breve tempo posseduto dalle spire maligne di Freddy e, verso il finale, spruzza un getto di vomito verso la madre come la Linda Blair de "L’esorcista"(1973).
A Freddy Krueger non basta più essere un personaggio catturato in un film, deve fuoriuscire come un genio della lampada nella vita reale per espandere il suo regno del male, un vero incubo che sembra prendere le distanze dalle sue incarnazioni precedenti, rese ormai innocue dal successo di massa e merchandising, anche se la scena dello show-tv in cui Englund appare come ospite vestito da Freddy paralizza in una morsa di terrore la presente Heater. Robert Englund si mostra in poche ma significative sequenze con il suo vero volto, in particolare nel frangente in cui è assorbito nella composizione di un quadro raffigurante…Freddy Krueger.
Il nuovo Freddy Krueger si fa annunciare da una scossa di terremoto, dopo circa un’ora di pellicola, nella stanza di Heater spaventata dalle porte dissestate in un cigolio sinistro, questa volta il boogeyman ha uno spolverino e anfibi neri, anche il volto non sembra più una pizza ai 4 formaggi ma una maschera spellata viva, con i tessuti esposti in una macabra lezione di anatomia.
Si inserisce anche John Saxon nella vicenda, lo si vede nella visionaria cerimonia del funerale di Chase funestata ancora una volta dal terremoto, Heater scivola nel fondo della tomba che si apre in un tunnel irreale da cui sbuca la mano di Freddy pronta a chiudersi in una carezza letale, la figura paterna dell’attore si sdoppia in quella del poliziotto-genitore interpretata nel primo "Nightmare". Le allucinazioni sconvolgono la salute mentale di Heater, ormai sull’orlo della pazzia, provata sin dall’inizio per il riconoscimento del cadavere del marito in un’altro angosciante momento all’interno di un freddo obitorio. La sceneggiatura di Craven è semplicemente spumeggiante e si trasferisce in un ospedale con l’entrata in scena di un inquietante medico-donna di colore che colpevolizza Heater di recitare in film truculenti, considerata la possibile causa della schizofrenia del figlio, a sua volta inquadrato in diverse occasioni davanti alla tv mentre osserva il primo "Nightmare" (la scena dell’omicidio di Tina). Freddy non ci mette molto ad arrivare nell’edificio ma puoi vederlo solo se cadi nel sonno, cosa che la babysitter Jane (la biondina Tracy Middendorf di "Beverly Hills 90210") ignora e non si accorge che alle sue spalle si staglia un assassino con cappellaccio e artigli pronti a sventrare.
Il finale rientra in binari più canonici per una resa dei conti raffigurata in uno scenario onirico, si rivede anche la sinistra casa di Elm Street, un tuffo in una dimensione ancestrale, antica come i colonnati di templi dimenticati e illuminati dalle fornaci perenni dell’inferno. Freddy per un momento riveste i "soliti" panni buffoneschi grazie a un paio di gustosi effetti in lattice, rigorosamente in stile anni 80, ma l’intenzione di restituire quell’aurea di malvagità verso una delle più grandi icone horror della storia è stata portata in porto. Special guest appearance: Rex, il pupazzo dinosauro, "guardiano" del piccolo Dylan.
"1, 2, 3… Freddy sta arrivando da te….
4, 5, 6… dimmi dove sei….
7, 8, 9… Freddy fa le prove…
….fa paura la sua voce finiremo sulla croce"
Titolo Originale: "New Nightmare"
Paese: U.S.A.
Rating: 9/10