Severance – Tagli al personale – (2006) di C. Smith

Aggiornato il Settembre 20, 2007 da clickcinema.it

severance Tit. originale: Severance
Paese: U.K.

L’horror britannico si conferma in piena forma: il film di Smith si destreggia tra humour (inglese, of course) e violenza con notevole disinvoltura, sullo sfondo le foreste misteriose di un paese poco frequentato dal genere: l’Ungheria.

La Palisade Defence, una ditta specializzata nella vendita di armi, regala a un gruppo dei suoi migliori impiegati un week end di vacanza presso un tranquillo albergo immerso nelle foreste dell’Ungheria. L’intenzione è quella di cementare lo spirito di squadra, in funzione di una maggiore produttività. Ma giunti sul luogo i sette colleghi si trovano ad affrontare una gang di psicotici assassini che infesta la zona.

Dopo il claustrofobico "[[Creep]]" (2004), ambientato nella metropolitana di Londra, l’inglese [[Cristopher Smith]] dirige il suo ultimo horror negli spazi aperti delle foreste ungheresi, isolate e ombrose custodi di terribili segreti. "[[Severance]]" batte una strada piuttosto difficoltosa all’interno del genere horror, quella di divertire e fare paura in egual misura: non è il caso di gridare al miracolo ma il film riesce nell’impresa.

I caratteri dei personaggi e i dialoghi hanno una rilevanza fondamentale nell’economia dell’opera e, seppur con qualche stereotipo di troppo, l’ironia e le situazioni divertenti che si susseguono colgono nel segno, senza che la tensione e il senso di pericolo siano assenti, e questo è il maggior pregio del film. C’è anche spazio per scene di gore puro, che si alternano ad altre di follia demenziale molto efficaci (quella del bazooka, per esempio); non vi sono particolari citazioni (finalmente) di altri film ma se proprio si deve trovare dei film simili si possono elencare "[[Un tranquillo week-end di paura]]", "[[Le colline hanno gli occhi]]" e "[[Hostel]]".

Proprio il film di [[Roth]] è quello che, per le coordinate geografiche e per l’introduzione di alcune scene di tortura, più si avvicina al film di Smith, che però riesce in quello che l’americano fallisce su tutta la linea: fare un survival horror duro e puro e strappare anche (tante) risate. "Severance" ha anche un interessante sotto testo, incentrato sulla critica del commercio delle armi, che però bisogna ammettere è solamente sventolato senza troppa convinzione e fagocitato nel turbinio degli eventi.

Ottimi davvero alcuni attori, su tutti, [[Danny Dyer]] che interpreta lo sballato Steve, e [[Laura Harris]], che è l’eroina bionda Maggie. Un discreto horror, onesto e di grande intrattenimento, che non ha molti precedenti negli ultimi anni. Attenzione, non è nella scia di "[[Scary movie]]" né tanto meno di "[[Shaun of the dead]]".

Rating: 7/10

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