Shadow (2009)

Aggiornato il Maggio 20, 2010 da clickcinema.it

Film: Shadow

La seconda parte di “Shadow” cambia registro e gli spazi aperti vengono sostituiti dal buio degli ambienti di una sinistra casa in mezzo al bosco, qui compare la figura più riuscita e inquietante, anche dopo la visione è difficile da dimenticare e afferrare, si tratta di “Mortis” (lo svizzero Nout Arquint), uno scheletrico essere che rappresenta la morte stessa, il padrone muto di un mondo morto e decomposto che si nutre del male prodotto dall’uomo nel corso della storia. Zampaglione inquadra le anguste stanze, più simili a un obitorio, con una vena gotica inusuale di macabra efficacia, utile per i raccapriccianti momenti di tortura e incubi provenienti dal nazismo ammassati in grottesche rappresentazioni di cadaveri-manichini carbonizzati e vecchi filmati d’epoca.

“Shadow” si getta nell’oscurità del passato per riemergere con maggiore violenza nel presente, la devastazione e il dolore che l’uomo infligge non sembra avere mai fine, un sentimento che il protagonista David, l’attore Jake Muxworthy (“Borderland”), conosce bene sin dai tempi dell’Iraq e deciso ora a combattere per riuscire a portare in salvo l’amata Angeline, la bellissima Karina Testa, l’eroina dell’horror “Frontieres” (2007).

Le strofe della canzone di Bixio “La strada del bosco”, fatta gracchiare all’improvviso su un vecchio grammofono nel buio della notte, riverbera pura malvagità, un accompagnamento alle musiche azzeccate composte dallo stesso Zampaglione insieme ad Andrea Moscianese per una pellicola che presenta un finale sorprendente, non certo una novità per il genere, capace però di spiazzare e gettare una nuova prospettiva al quadro. “Shadow” dura solo 80 minuti ma valgono la pena di essere visti al cinema. Una bella sorpresa.

Paese: Italia
Rating: 7/10

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