Sword in the Moon (2003)

Aggiornato il Aprile 8, 2010 da clickcinema.it

Film: Sword in the Moon

 

Tra morti ammazzati e intrighi di potere si svela tramite lunghi flash-back la tragica situazione dei personaggi, un destino che ha voltato le spalle al generale Gyu-yeob, interpretato da Joe Jae-Hyeon conosciuto in occidente grazie ai ruoli principali in "L’isola"(2000) e "Bad Guy" (2001) di Kim Ki Duk, costretto per salvare i suoi uomini da un massacro a giurare fedeltà al nuovo imperatore in quello che appare come la rappresentazione tutta orientale del senso dell’onore, che prevede l’importanza della parola data non tanto a chi, in questo caso a un corrotto, ma quando questa viene pronunciata. Un giuramento che lo vede contrapposto all’indimenticato amico Ji-hwan divenuto un implacabile avversario, l’attore Choi Min-su, con il quale militava anni prima nella compagine patriottica della "Lama della Luna" guidata da un saggio maestro nonché padre della bellissima Shi-yeong (Kim Bo-Gyeong), innamorata corrisposta di Ji-hwan. E’ lei la donna ninja che accompagna Ji-hwan in una disperata ricerca di vendetta, dopo che la rivolta ha soffocato nel sangue i vertici della "Lama della luna", nome riportato inciso sulle sacre spade usate dalla coppia assassina che lanciano in questo modo l’ultimo monito ai traditori (la lenta esecuzione di un ministro dentro una vasca sotto lo sguardo attonito di una concubina).

Il regista Kim Eui-Suk eccede con l’impiego del ralenti ma non manca di organizzare ottimi momenti d’azione come la sortita solitaria Ji-hwan inseguito da un manipolo di avversari, tra cui un lanciatore di bolas mascherato, all’interno di un acquitrino dalla folta vegetazione; l’ambientazione selvaggia è sfruttata per tendere un agguato a un nemico rimasto isolato: l’uomo si avvicina con cautela a una spada conficcata nel terreno ma ha solo il tempo di vedere il riflesso sulla lama di un’ombra alle spalle, quando si volta Ji-hwan gli recide la gola con un grosso filo d’erba tagliente inquadrato stretto nella mano. La sequenza si risolve con quattro riprese frontali contrapposte e dura meno di tre secondi.

La ragazza-ninja appare solo in poche inquadrature ma valorizza la sua bellezza quando mezza nuda si lava nei pressi di una cascata, una figura sofferente tanto quanto il suo compagno dai capelli lunghi divenuti in poco tempo grigio cenere, forse per somatizzare un dolore insopprimibile. Anche l’amico/nemico Gyu-Yeob si macera nell’animo e comincia a rivedere i suoi obblighi verso l’imperatore. "Sword in the Moon" può contare su un finale all’ultimo sangue con duelli, uno contro 100/due contro 100, caratterizzato da una cornice scenografica ragguardevole posta su ponte galleggiante formato da decine di barche saldate tra loro. Niente male.

Tit. Originale: "Sword in the moon" (intern.)
Paese: Corea del Sud
Rating: 7/10

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