Aggiornato il Dicembre 10, 2009 da clickcinema.it
La (madre)natura incombente e spietata della roccia sprofondata nel suolo è già di per se’ un formidabile avversario, in "The Descent" si possono ammirare alcune delle sequenze più claustrofobiche e insostenibili della storia del cinema: da mancare il respiro il passaggio attraverso un cunicolo collassato sotto una scossa di terremoto che preclude la via d’uscita. La prima parte è un’abile descrizione delle personalità delle ragazze intente nella discesa verso un luogo fuori dal tempo, in balia di forze primordiali, raggiungibile non senza sforzi fisici e sacrifici che nasconde un terribile segreto: una progenie mostruosa ignorata dal mondo esterno, esseri umanodi pallidi e ciechi per l’assenza di luce e avidi di carne (umana), il make up "vampiresco" delle creature è eccellente e spaventoso al punto giusto.
Tutta la seconda parte della pellicola si trasforma in una selvaggia lotta per la sopravvivenza, una fuga impossibile verso la superficie contro un nemico abituato all’oscurità. L’ambientazione soffocante è squarciata solo dalle luci elettriche delle giovani intruse e bengala di segnalazione, la fotografia vira spesso intere sequenze in rosso (sangue), alcuni bagliori provocati dal fosforo delle rocce risultano fatali per le ragazze che li scambiano come raggi solari provenienti dall’alto. Marshall riprende una serie di corpo a corpo furibondi con riprese veloci, un montaggio serrato che restituisce la furia sanguinaria della lotta che non risparmia orbite oculari sfondate (in puro stile "evil dead"), giugolari mozzate e gyser di emoglobina. Esaltante lo spirito guerriero delle due amiche/nemiche Sara e Juno che si uniscono in uno scontro violentissimo immerse in pozze di sangue e mucchi di centinaia di ossa che testimoniano le razzie del passato: horror puro e duro!
"The Descent" non conosce cali di tensione, un crescendo potente di azione che Marshall gestisce con destrezza e un ripetuto gusto citazionistico verso gli amati anni 80: "Predator" (1987) viene richiamato nella sequenza in cui una creatura cieca cammina sopra la protagonista senza vederla, anche il rantolo che emettono le misteriose "bestioline" è simile a quello di Predator, la colonna sonora a tratti richiama i battiti ossessivi e profondi sentiti nel celebre "La cosa" ( 1982) di Carpenter, il "bagno di sangue" dentro una pozza di carcasse galleggianti è molto simile a quello visto in "Phenomena" (1984), ecc. Notevole anche l’utilizzo delle riprese agli infrarossi, la soggettiva-filtro della telecamera di una delle ragazze, che inquadrano alcuni dei momenti più "scary" della pellicola.
Il film è un buon successo, in USA viene distribuito con un montaggio differente (il finale), Marshall in seguito incappa nel flop commerciale con il coraggioso e divertente action-horror "Doomsday" (2008) mentre si attende con impazienza l’uscita dell’imminente storico-avventuroso "Centurion" (2010). "The Descent" è un film inattaccabile se non forse per una certa prevedibilità, anche se il finale "sospeso" ha scatenato più di una speculazione. In arrivo il sequel, "The Descent: part 2" (2009), con la regia di John Harris, il montatore del film originale.
Tit. Originale: "The Descent"
Paese: Inghilterra
Rating: 9/10