Aggiornato il Marzo 11, 2010 da clickcinema.it
Un altro momento indimenticabile è ambientato nella cucina del resort dove una coppietta giunge per mettere qualcosa sotto i denti, dal frigorifero salta fuori una testa-zombi che si avventa sul volto del ragazzo, un effetto esagerato degno della serie "Evil Dead". Il virus intanto imperversa inarrestabile nella popolazione colpita da pustole disgustose sui volti, le persone si trasformano in zombi assetati di carne fresca, si accorge della situazione anche una biondina (Beatrice Ring) su una spider che cerca dell’acqua per il fidanzato ferito da un uccello-zombi, la ragazza si ferma in un distributore di benzina cadente, un’altra location che si è rivista in circostanze similari nel già citato "Resident Evil Extinction", al suo interno ci sono degli zombi infoiati abili anche nel maneggiare il machete. Il nucleo di protagonisti è composto però da un trio di militari in jeep che nel prologo vediamo, tra battutacce a sfondo sessuale pesanti, abbordare un nugolo di ragazze stipate nel pulmino poi aggredito dagli animali impazziti. Tra gli sbragati soldati si riconosce Massimo Vanni (Bo), noto caratterista del cinema bis italiano, uno dei suoi compagni è Deran Sarafian (Ken), figlio del regista Richard C. Sarafian, a sua volta regista di b-horror ("Alien Predator", 1987) e al centro nel finale di pellicola di una sequenza-plagio di "Platoon" (1986).
Anche Zack Snyder per il suo "L’Alba dei Morti Viventi" (2004) deve essersi ricordato di "Zombi 3" dove, oltre a uno zombi senza gambe, ripropone la "famosa" sequenza della partoriente contaminata, anche se bisogna dire che nel caso del film italiano, forse per mancanza di soldi, non viene sfruttata in pieno la potenzialità della scena. Gli attori principali sono tutti di origine occidentale, si intravedono degli improbabili scienziati interloquire con dei capi militari nella plateale intenzione di rievocare "Il Giorno dei Morti Viventi" (1985) di Romero, mentre la maggior parte degli infetti/zombi sono comparse del posto, ricoperte da un make up purulento da due lire ma miracolosamente efficace, sono decine di creature mostruose falciate da formazioni dell’esercito in tenuta anti-batteriologica e maschere antigas.
"Zombi 3" è un pasticcio produttivo: il girato di Fulci risulta troppo breve, pare che il regista abbandoni il set per questioni di salute, si racconta anche di incomprensioni artistiche con lo sceneggiatore Claudio Fragasso, la pellicola viene quindi ultimata dallo stesso soggettista con la collaborazione del suo "maestro" Bruno Mattei. La mano di Fulci si riconosce nella costruzione dell’atmosfera, segnata da continue cortine fumogene che danno i migliori risultati nelle sequenze notturne, molte delle quali potrebbero avere influenzato "Planet Terror"(2007), del resto l’intento di Rodriguez è proprio quello di omaggiare-ricordare "filmacci" come "Zombi 3". Il gruppo di militari insieme ad altri superstiti tentano di fuggire dalla zona, oltre agli zombi devono affrontare anche le forze dell’esercito con l’ordine di massacrare ogni forma vivente, le scarne informazioni sulla situazione della crisi vengono irradiate da un dj cieco, forse ricalcato sulla figura del personaggio di Adrienne Barbeu in "Fog" (1980), che appare ogni tanto appollaiato in una torre radiofonica sino al finale "a sorpresa".
Nonostante gli enormi limiti è a suo modo un piccolo classico del filone "zombi", non per tutti i palati, ma con in serbo tanto divertimento, disponibile il dvd spagnolo della Filmax con l’audio in italiano.
Paese: Italia
Rating: 7/10